Arrestato il pirata della strada che ha travolto e ucciso Daniela Circelli a Tivoli Terme
Un grave incidente stradale ha scosso la comunità di Tivoli Terme, dove una donna ha perso tragicamente la vita. Daniela Circelli, 39 anni, originaria di Guidonia Montecelio, è stata investita mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Le autorità hanno arrestato un giovane egiziano di 26 anni, accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso.
L’incidente mortale
La notte del 9 settembre 2024, un evento drammatico ha sconvolto la tranquillità della Tiburtina, a pochi passi dalle famose terme di Tivoli. Daniela Circelli, madre di famiglia, percorreva le strisce pedonali quando è stata colpita da un veicolo. Secondo quanto riportato da testimoni oculari, la donna aveva appena evitato un primo automobilista, ma non è riuscita a sfuggire a una Volkswagen Golf guidata dal 26enne egiziano.
L’impatto è stato fatale e immediato, lasciando Daniela stesa sull’asfalto in condizioni critiche. Invece di fermarsi per prestare aiuto, l’automobilista ha proseguito la sua fuga, un atto di omissione di soccorso che ha sollevato indignazione tra i presenti e i residenti della zona. Questa tragedia ha messo in evidenza non solo la velocità e l’imprudenza di chi guida, ma anche l’importanza di una maggiore attenzione alla sicurezza stradale, in particolare nei pressi delle aree pedonali.
Il ritrovamento della Volkswagen Golf
Le indagini sull’incidente sono scattate immediatamente dopo il ritrovamento di Daniela. Soltanto il giorno seguente, i carabinieri sono riusciti a rintracciare la Volkswagen Golf, la quale, stando alle informazioni in possesso degli inquirenti, aveva subito dei danni significativi durante l’impatto. Al fine di raccogliere prove per le indagini, sono state effettuate perizie sulla vettura, con particolare attenzione allo stemma frontale, che era rimasto impresso sul luogo dell’incidente.
L’auto è stata sottoposta ad accertamenti tecnici approfonditi che mirano a determinare anche la velocità al momento dell’impatto e altre circostanze cruciali. Le autorità, nel frattempo, hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare a carico del pirata della strada, portandolo nelle strutture detentive di Rebibbia.
Ricostruzione della dinamica attraverso le telecamere
Utilizzando un materiale probatorio molto esteso, le forze dell’ordine hanno potuto ricostruire i dettagli dell’episodio. Quindici telecamere di sicurezza e diverse testimonianze hanno fornito un quadro dettagliato di quanto accaduto. Il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, ha sottolineato l’importanza di queste tecnologie nel processo investigativo, dichiarando che queste informazioni sono state fondamentali per identificare il colpevole e comprendere la dinamica precisa dell’incidente.
Questo utilizzo di tecnologie avanzate ha suggerito che il 26enne era alla guida dell’auto ad alta velocità, violando non solo il codice della strada ma anche il dovere morale di fermarsi per prestare assistenza. L’analisi delle immagini ha confermato le ricostruzioni di alcuni testimoni, rafforzando così le accuse formulate contro di lui. La comunità di Tivoli Terme attende ora un processo giusto e tempestivo, nella speranza di ottenere giustizia per Daniela.
La speranza è che questo incidente serva a sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica riguardo alla sicurezza stradale e all’importanza del rispetto delle norme, affinché tragedie simili non si ripetano in futuro.