Aumento preoccupante delle dipendenze tra i giovani a Roma: il ruolo fondamentale dello sportello della ASL
Nel 2023, la capitale italiana ha visto un incremento allarmante di casi di dipendenza da sostanze psicoattive, in particolare tra i giovani compresi tra i 16 e 35 anni. Questo fenomeno, emerso in modo preponderante nel periodo post-pandemico, ha sollevato preoccupazioni tra le autorità sanitarie, in particolare nel territorio della ASL Roma 3, dove il problema è più acuto nella zona di OSTIA. Per affrontare questa questione, è stato attivato uno sportello di supporto dedicato, con l’obiettivo di offrire ascolto e assistenza a chi cerca aiuto.
Il fenomeno della dipendenza post-pandemia
Un aumento significativo tra i giovani
Dopo il lungo e sfibrante periodo di pandemia da Covid-19, molti individui, specialmente i più giovani, hanno manifestato una crescente difficoltà nel gestire le proprie emozioni e il proprio benessere. Le statistiche parlano chiaro: nel 2023, le segnalazioni di dipendenze legate a droghe, alcol e gioco d’azzardo hanno subito un incremento considerevole. Questo trend non solo riflette una vulnerabilità generale della popolazione, ma evidenzia anche un crescente bisogno di risorse dedicate alla prevenzione e al trattamento delle dipendenze.
Il territorio della ASL Roma 3 non è immune a questo problema, con un incremento delle richieste di aiuto che, al contempo, svela un dato allarmante: una grande parte dei giovani colpiti da dipendenze non si rivolge ai servizi di supporto. Questo potrebbe essere attribuito a fattori come lo stigma sociale e la difficoltà a chiedere aiuto. La situazione richiede interventi rapidi e mirati per garantire che chi ha bisogno possa accedere facilmente a cure adeguate.
Lo sportello giovani della ASL Roma 3
Un servizio dedicato e accessibile
Attivato nel giugno 2022, lo Sportello Giovani della ASL Roma 3 ha l’intento di offrire un supporto concreto a chi vive situazioni di disagio legate alle dipendenze. Le sedi di Fiumicino e Ostia rappresentano punti di riferimento cruciali, accogliendo centinaia di utenti in cerca di ascolto e assistenza. Il servizio è pensato per essere il più accessibile possibile; gli utenti possono prenotare un appuntamento telefonando o inviando un’email, garantendo la massima riservatezza.
Presso lo sportello, gli operatori del SerD offrono un ambiente sicuro per discutere di problematiche personali. Gli appuntamenti sono distribuiti in giorni specifici, permettendo agli utenti di ricevere assistenza in un contesto tranquillo e supportato. Questo approccio rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la dipendenza, mirando a ridurre il numero di giovani che, invece di chiedere aiuto, si ritrovano in situazioni di isolamento e disagio.
Le parole dei professionisti della salute
Un impegno condiviso per la prevenzione
Claudia Boro, coordinatrice infermieristica e referente delle attività di Prevenzione del SerD ASL Roma 3, ha sottolineato che lo sportello non è solo per i giovani utenti, ma accoglie anche adulti e familiari di persone con dipendenze. Questo approccio olistico riflette la necessità di comprendere e affrontare il problema della tossicodipendenza da diverse angolazioni.
Francesca Milito, direttore generale della ASL Roma 3, ha evidenziato l’importanza di un duplice approccio nella salute pubblica: fornire strutture qualificate per l’assistenza e sviluppare pratiche di prevenzione nelle scuole. Le attività educative mirano a sensibilizzare e informare i giovani su rischi e conseguenze legate all’abuso di sostanze, stimolando una cultura di consapevolezza e prevenzione.
La prevenzione come chiave di volta
Iniziative educative per cambiare il futuro
Il progetto Unplugged rappresenta uno degli sforzi a lungo termine della ASL Roma 3 per prevenire l’uso di tabacco, alcol e droghe tra i giovani di età compresa tra 11 e 14 anni. Questo programma ha già raggiunto oltre 10mila studenti, dimostrando l’efficacia delle iniziative formative che coinvolgono anche i docenti. L’approccio è chiaro: formare gli insegnanti non solo per educare, ma anche per riconoscere e affrontare i segnali di disagio tra gli studenti.
In questo contesto, Giuseppe Anastasi, direttore della UOC Salute Dipendenze della ASL Roma 3, ha evidenziato l’importanza di un lavoro congiunto tra scuole e famiglie. L’intervento precoce e coordinato è fondamentale per ridurre il rischio di devianze future e per aiutare le nuove generazioni a confrontarsi in modo sano con le sfide quotidiane. La sinergia tra educazione e salute è senz’altro un passo cruciale per affrontare il problema delle dipendenze in modo efficace.