Basilicata: oltre 139mila ettari di coltivazioni biologiche, la regione si posiziona quarta in Italia
La Basilicata si sta affermando come un importante centro di coltivazione biologica in Italia. Con 139mila ettari dedicati a questo tipo di agricoltura e oltre 3.280 operatori attivi, la regione occupa il quarto posto nel Paese per la percentuale di superfici biologiche rispetto al totale delle superfici agricole. Questi dati sono emersi durante la Giornata Europea del biologico, un evento che ha valorizzato il crescente impegno della regione verso pratiche sostenibili nel settore agricolo e zootecnico.
Basilicata: i dati sulla coltivazione biologica
La crescita della superficie biologica
Nel corso dell’ultimo decennio, la Basilicata ha registrato un notevole incremento delle superfici coltivate biologicamente, aumentato del 174% rispetto al 2013. Questo cambiamento positivo è stato supportato da nuove linee di programmazione della politica agricola comune, che hanno incentivato i coltivatori a convertire le loro pratiche verso il biologico. Gli agricoltori locali si sono adattati a queste nuove normative, contribuendo a una crescita robusta nel numero di superfici agricole certificate come biologiche.
In dettaglio, i cereali rappresentano la coltivazione biologica predominante nella regione, occupando circa 39mila ettari, seguiti da prati pascolo che coprono un’area di 28mila ettari. Le colture foraggere si attestano su una superficie di 20,5mila ettari, mentre le colture industriali ricoprono 9.400 ettari. Anche l’uliveto con i suoi 6.600 ettari e i vigneti, che si estendono su circa mille ettari, contribuiscono significativamente a questa crescente superficie biologica.
La varietà degli operatori
L’aumento della superficie viene accompagnato da una crescente partecipazione di operatori nel settore biologico. Nel 2023, sono stati registrati 3.280 operatori, un numero che mostra un significativo incremento di oltre duemila unità rispetto al passato. Questo ampliare la rete di produttori biologici non solo rappresenta un’opportunità economica per i piccoli agricoltori lucani, ma contribuisce anche a migliorare la sostenibilità e la qualità della produzione agricola.
Il coinvolgimento delle aziende agricole locali in pratiche di agricoltura biologica si traduce in prodotti alimentari di alta qualità, rispettosi dell’ambiente e della salute dei consumatori. Con il supporto di iniziative locali e nazionali, sempre più cittadine e cittadini si orientano verso scelte alimentari più consapevoli, valorizzando i prodotti tipici lucani e contribuendo al rafforzamento dell’economia locale.
Le sfide future per l’agricoltura biologica in Basilicata
Iniziative per il futuro
Sebbene la crescita del biologico in Basilicata rappresenti un trend molto favorevole, ci sono ancora sfide da affrontare. Le istituzioni regionali e gli enti di rappresentanza agricola stanno lavorando per implementare politiche che possano ulteriormente sostenere lo sviluppo dell’agricoltura biologica. Iniziative mirate alla formazione e all’informazione degli agricoltori sono fondamentali per garantire che la transizione verso pratiche sostenibili avvenga in modo efficace e duraturo.
Inoltre, è cruciale rafforzare la rete di distribuzione e promozione dei prodotti biologici, non solo all’interno della regione, ma anche a livello nazionale e internazionale. Partecipare a fiere, eventi e iniziative di marketing può ulteriormente aumentare la visibilità dei prodotti biologici lucani, generando nuovi interessi e opportunità di mercato.
Il ruolo delle politiche agricole
Le politiche agricole, sia a livello europeo che nazionale, svolgono un ruolo fondamentale nel determinare il futuro dell’agricoltura biologica in Basilicata. Sono necessarie misure che incentivino non solo la conversione delle superfici agricole al biologico, ma anche il miglioramento delle tecniche agricole e la promozione della ricerca scientifica legata alle pratiche sostenibili. Solo attraverso un impegno congiunto tra agricoltori, istituzioni e organizzazioni locali sarà possibile garantire un futuro prospero per l’agricoltura biologica nella regione, mantenendo al contempo un’attenzione particolare alla salvaguardia dell’ambiente e alla qualità della vita della comunità locale.