Concluso il progetto europeo mPOW: un laboratorio di esperienze per i giovani a rischio in *Italia e oltre*
Il progetto mPOW, risultato di una stretta collaborazione tra diverse nazioni europee, si è recentemente concluso a Roma, portando alla luce le esperienze vissute da ragazzi con difficoltà di inserimento socio-lavorativo. Questo progetto ha visto il coinvolgimento attivo della ASL Roma 3 e della Cooperativa Il Grande Carro, con l’obiettivo di supportare giovani affetti da salute mentale e di favorire il loro sviluppo personale e professionale.
Il progetto mPOW: struttura e obiettivi
Una rete transnazionale per giovani vulnerabili
mPOW si è sviluppato sulla base di una ricerca accurata e metodologie innovative pensate per rispondere alle esigenze di giovani adulti. Tra le nazioni partecipanti, oltre all’ITALIA, ci sono stati il PORTOGALLO, la REPUBBLICA CECA e la FINLANDIA, con un totale di quasi 400 ragazzi coinvolti. L’intento principale era quello di offrire supporto ai NEET, ovvero quei giovani che non sono inseriti in alcun percorso educativo o lavorativo e che frequentemente affrontano anche problematiche di natura mentale.
Attraverso scambi di esperienze nazionali e momenti di confronto, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare le diverse metodologie di lavoro e di ricevere supporto da professionisti esperti. La partecipazione a questo progetto ha consentito a molti ragazzi di ampliare i propri orizzonti e partecipare attivamente a dibattiti su tematiche cruciali legate alla salute mentale e all’occupazione giovanile.
Un viaggio verso l’inclusione sociale
Il progetto mPOW ha visto il suo apice nel mese di aprile, quando i ragazzi romani sono stati invitati a Ostrawa, in REPUBBLICA CECA. Qui hanno avuto l’opportunità di incontrare coetanei provenienti da altri paesi, creando un ambiente di scambio e crescita reciproca. Situazioni di questo tipo non solo hanno fornito un’importante esperienza culturale, ma hanno anche contribuito a superare le barriere comunicative e sociali.
Una parte fondamentale di mPOW è stata, infatti, la creazione di un network tra i giovani partecipanti, che hanno condiviso le loro esperienze e hanno scambiato idee e opinioni con i loro pari. Questo confronto ha rappresentato non solo un’opportunità per confrontarsi con differenti prospettive, ma anche un momento di riflessione individuale, permettendo a ciascun partecipante di scoprire il proprio valore e il proprio potenziale.
I risultati e le prospettive future
Il potenziamento dell’autostima e delle competenze
Durante il progetto, è emersa una significativa crescita dell’autostima tra i partecipanti. Come sottolineato da Viviana Muccini, psicologa della ASL Roma 3, questa esperienza ha consentito ai ragazzi di capire che le loro storie possono essere fonte di ispirazione per gli altri. Questo risveglio interiore ha portato molti giovani a prendere coscienza delle proprie capacità e ha offerto loro un reale senso di appartenenza.
Inoltre, il confronto con professionisti di altri paesi ha fornito nuovi strumenti e strategie per affrontare le rispettive difficoltà. Il progetto non si è limitato a momenti di condivisione passiva: i ragazzi sono stati coinvolti attivamente nel processo, contribuendo con idee e suggerimenti che hanno rappresentato un valore aggiunto alla ricerca. Il dialogo aperto ha permesso di scoprire buone pratiche già in uso e di individuare percorsi innovativi da implementare nei propri contesti.
Un futuro in costruzione: un libro sulle buone pratiche
Il progetto mPOW non termina con il suo conclave. La ASL Roma 3 sta lavorando alla realizzazione di un libro che raccoglierà le buone pratiche sperimentate e suggerite dai vari partecipanti, rendendo disponibile un patrimonio di conoscenze per futuri interventi nel campo dell’inclusione sociale e del supporto ai giovani adulti. Questa iniziativa si prefigge di estendere ulteriormente l’impatto del progetto, offrendo risorse e strategie che possano essere replicate in contesti simili.
Le attività svolte dai Centri Diurni della ASL Roma 3 continueranno a beneficiare dell’esperienza acquisita all’interno di mPOW, permettendo così a un numero sempre crescente di giovani di affrontare in modo più consapevole le proprie sfide quotidiane e di intraprendere un percorso di inclusione sociale e lavorativa più proficuo.