Maratona di beneficenza: Oleh, il giovane ucraino che corre per aiutare i bimbi in Italia
Un’iniziativa rubata ai dolorosi ricordi della guerra ha preso vita a Roma, dove Oleh, un 29enne ucraino, ha deciso di mobilitarsi per sostenere i bambini del suo Paese, segnato da conflitti e devastazione. Da oltre due anni, l’Ucraina vive in un contesto di violenza e sofferenza, ma l’amore per la propria terra continua a pulsare anche a migliaia di chilometri di distanza.
Una vita lontana dall’Ucraina
Oleh è nato a LEOPOLI, una delle città attualmente colpite dai bombardamenti, ma si è trasferito in ITALIA all’età di 9 anni. Cresciuto a Roma, ha costruito una vita intera, trovando lavoro come pizzaiolo e integrandosi nel tessuto sociale italiano. Tuttavia, il conflitto in Ucraina ha risvegliato in lui un forte legame con le sue origini. Nonostante gli anni trascorsi lontano, la paura per la famiglia rimasta in Ucraina, in particolare per la nonna, ha spinto Oleh a cercare un modo per restituire qualcosa alla sua terra natale.
La vita a Roma è diventata la sua nuova normalità, ma l’eco della guerra che devasta l’Ucraina non smette di farsi sentire. Il desiderio di non rimanere passivo di fronte a tale sofferenza lo ha condotto a realizzare un’iniziativa che unisce passione e solidarietà, dimostrando che anche chi vive lontano può fare la differenza.
Dall’idea alla realtà
Il sogno di Oleh si è materializzato grazie alla collaborazione con l’associazione Sport Senza Frontiere, che ha deciso di sostenere la sua maratona di beneficenza. Il percorso di circa 50 chilometri si snoderà da NETTUNO a OSTIA, e il ricavato sarà destinato ai bambini ucraini presenti in ITALIA. È un chiaro esempio di come lo sport possa fungere da veicolo per l’inclusione e la solidarietà.
In una recente intervista, Oleh ha condiviso il suo profondo desiderio di aiutare il suo Paese: “Credevo di aver dimenticato le mie origini, ma ho riscoperto che il mio cuore è sempre rimasto legato all’Ucraina.” La maratona sarà non solo un’opportunità per raccogliere fondi, ma un evento che unirà le persone attorno a un obiettivo comune, quello di supportare i più vulnerabili in questo momento difficile.
Oleh ha spiegato che ha vissuto un periodo buio della sua vita, dove la corsa è stata la sua salvezza: “La corsa mi ha insegnato il valore del sacrificio e del lavoro. Così, ho deciso di usare la mia passione per aiutare concretamente.” L’entusiasmo con cui ha intrapreso questa iniziativa è palpabile e contagioso, e chiunque potrà unirsi a lui nel corso dell’evento.
Dettagli sulla maratona e modalità di partecipazione
La maratona di beneficenza si svolgerà il 6 ottobre 2024, con partenza fissata alle ore 11 da PIAZZA SAN ROCCO a NETTUNO. Il percorso terminerà a OSTIA, in PIAZZA DEI RAVENNATI. Gli organizzatori hanno predisposto momenti di interazione lungo il percorso, permettendo a chiunque di correre insieme a Oleh, rendendo l’evento un’opportunità per vivere un’esperienza di solidarietà tangibile. Sarà un’occasione imperdibile per unirsi a una causa nobile e contribuire al benessere dei bambini ucraini, permettendo loro di accedere a programmi sportivi che favoriscano inclusione e integrazione.
Per chi desiderasse sostenere l’iniziativa, è possibile effettuare donazioni attraverso il link fornito dagli organizzatori: Sostieni l’iniziativa. Ogni contributo farà la differenza e porterà un sorriso sui volti dei bambini che affrontano difficoltà quotidiane a causa della guerra.
Una comunità che si unisce per una causa comune
L’iniziativa di Oleh non è solo un evento sportivo, ma rappresenta un momento di coesione per la comunità, in particolare per gli ucraini che vivono in Italia, ma anche per tutti coloro che desiderano mostrare la loro solidarietà. La maratona diventa così un simbolo di speranza e resilienza contro il background di sofferenza e conflitto. Con un gesto di solidarietà, unendo sport e aiuto umanitario, si risvegliano i sentimenti patriottici e l’importanza di aiutare chi si trova in difficoltà.
Non ci sono solo i 50 chilometri da correre, ma un messaggio potente di unità, amore e umanità che attraversa i confini. L’evento di Oleh è la prova che anche da lontano, si può contribuire a ricostruire e sostenere le proprie radici, creando un ponte tra le diverse culture.